Si tratta di una raccolta di brevi racconti che traggono spunto, oltre che da episodi autobiografici, anche da fatti di cronaca, di costume o di aspetti sociali, in particolare per quanto riguarda i rapporti tra i rappresentanti dei due sessi. Racconti che danno origine a considerazioni di carattere generale, trattate con garbo e sottile ironia. Apparentemente non c’è un vero filo conduttore che leghi i vari episodi, che fanno riferimento ai più svariati, strani ed a volte confusi aspetti della realtà e del mondo. Tuttavia, con “Pensieri ravvicinati del terzo tipo” l’autore allude ad un significato della vita ormai alieno: la gioia. Un sentimento dimenticato e forse perduto, cui egli ha voluto ridare vita in questi suoi racconti.